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La Profezia degli Ultimi Tempi. Il Rapimento, Quando?
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In considerazione del grande interesse nelle profezie bibliche suscitato dalla tragedia dell’ 11 settembre 2001 a New York, dalla guerra in Iraq, dai recenti tremendi uragani nei Carabi e dal grande terremoto in Pakistan, questo articolo esplora argomento affascinante della profezia biblica che riguarda un periodo storico che noi potremmo ritrovarci a vivere, la fine dei tempi.
In primo luogo esamineremo se sia biblica l’ipotesi di un Rapimento prima della Grande Tribolazione. Faremo un'analisi dettagliata sul dibattito circa questa congettura confrontandola con quella di una Rapimento dopo la Grande Tribolazione. Alcuni anni fa la serie “Gli Esclusi”, scritta da Tim LaHaye e Jerry Jenkins, ha esposto milioni di lettori al punto di vita del Rapimento prima della Grande Tribolazione. Questa prospettiva è confermata dagli insegnamenti di Gesù, Luca, Matteo, Marco, Paolo, il libro dell’Apocalisse e i profeti del Vecchio Testamento o è soltanto un auspicabile mito?
In riferimento al Rapimento verranno approfonditi argomenti come: il ritorno del Signore, l’apostasia, il marchio della bestia, l’Anticristo, la Grande Tribolazione, chi sono i “santi” e gli “eletti”, il soggetto della collera di Dio, Noè e Lot e le sette Chiese dell’Apocalisse.
Il Rapimento, Verità Biblica o Mito Mancato?
Mentre ancora una volta aumentano le tensioni in Medio Oriente e le agitazioni senza fine di questa culla di civilizzazione e luogo di nascita dell’Ebraismo, Cristianesimo e Islam raggiungono le coste degli Stati Uniti, gli evangelici americani consultano la Bibbia per vedere se gli eventi mondiali di questi giorni corrispondono alle profezie bibliche e se siamo vicini al momento in cui il Signore Gesù Cristo tornerà, porterà la pace con il suo divino intervento (regnando con mano di ferro) ed introdurrà il millennio.
Per molti evangelici è di particolare interesse conoscere se i veri credenti in Gesù Cristo saranno portati via, IL RAPIMENTO PRIMA DELLA TRIBOLAZIONE, prima che inizi il periodo di sette anni del giudizio di Dio sulla terra conosciuto come
“La Grande Tribolazione” , un periodo in cui un capitalista, un tiranno mondiale malvagio, un lupo in veste di agnello,
l’Anticristo, imporrà a tutti un
“marchio” sulla mano destra o sulla fronte per poter vendere o comprare (Apocalisse 13:16) e costringerà tutti ad adorare la sua statua, un tempo in cui le nazioni si solleveranno l’una contro l’altra e che culminerà nella grande battaglia di Armagheddon tra il Re dell’Est e l’Anticristo e le sue armate, un tempo di grandi cataclismi naturali nei quali “il sole si oscurerà, la luna perderà il suo splendore, le stelle cadranno dal cielo, e le forze del cielo saranno sconvolte. Allora si vedrà nel cielo il segno del Figlio dell'uomo; allora tutti i popoli della terra piangeranno, e gli uomini vedranno il Figlio dell'uomo venire sulle nubi del cielo con grande potenza e splendore.” (Matteo 24:29-30).
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Per i Cristiani la VERITA’ è rivelata nella Bibbia che è composta da 66 libri scritti in un arco di tempo di 1500 anni, da più di 40 autori di tre continenti e in tre lingue diverse, ma che contiene un solo Sistema di Messaggio Integrato con simili idée, temi, concetti e strutture. Si può affermare che è chiaro che l’uomo non ha scritto la Bibbia perché questa insegna principi che sono estranei alla natura umana non redenta. Il Nuovo Testamento per esempio presenta Gesù Cristo come incarnazione di Dio. Gesù ha fatto miracoli mai riprodotti come guarire i malati, moltiplicare pochi pesci e pani per sfamare migliaia di persone, resuscitare i morti, calmare una tempesta, liberare coloro che erano posseduti dal demonio. Ma egli ci ha insegnato anche principi divini come porgere l’altra guancia, perdonare chi ci fa del male, benedire coloro che ci maledicono, principi che sono contrari alla natura umana che invece è: “occhio per occhio e dente per dente”.
La Bibbia è anche un libro profetico. Una delle prove più importanti che la Bibbia è ispirata da Dio è che contiene centinaia di profezie che si sono avverate (vedi
“Le Profezie Adempiute”
e
“La Probabilità Profetica” ) e molte altre che lo saranno. La Bibbia è la parola infallibile di Dio. Tutte le profezie della Bibbia si avvereranno. Gli errori sono compiuti dall’uomo che sbaglia nell’interpretazione della profezia, cerca di “mettere Dio in una scatola”e non comprende i “segni dei tempi”. In riferimento alla sua seconda venuta Gesù dice che nessuno uomo conosce il tempo o l’ora, solo il Padre lo sa.
Il Rapimento è Biblico:
Tutti i Cristiani credono in un Rapimento perché la Bibbia è molto chiara sul fatto che ci sarà “E subito dopo le tribolazioni di quei giorni” (Matteo 24:29), “egli manderà i suoi angeli in ogni direzione. Da un confine all'altro del cielo essi raduneranno tutti gli uomini che si è scelti.” (Matteo 24:31).
Qui si vede chiaramente che Gli angeli di Dio porteranno via gli eletti dopo “le tribolazioni di quei giorni”. Si può obiettare che gli eletti sono i seguaci di Cristo sopravvissuti ai cataclismi della Grande Tribolazione. Coloro che sostengono un Rapimento pre - tribolazione obietteranno che la Chiesa è stata rimossa e gli “eletti” ai quali si riferisce questo versetto sono coloro che si sono convertiti a Cristo durante la Grande Tribolazione, dopo che la Chiesa è stata rimossa e prima dell’inizio della Grande Tribolazione. E’ interessante notare che alcuni studiosi della Bibbia credono che la Grande Tribolazione non durerà sette anni ma avrà luogo negli ultimi tre anni e mezzo, l’ultima “settimana” di Daniele.
La Disputa è: Quando avverrà il Rapimento?
"Come è accaduto ai tempi di Noè, così accadrà anche quando verrà il Figlio dell'uomo. A quei tempi, prima del diluvio, la gente continuò a mangiare, a bere e a sposarsi fino al giorno nel quale NOE’ ENTRO’ NELL’ARCA. Nessuno si rese conto di nulla, fino al momento in cui venne il diluvio e li portò via tutti. Così accadrà anche quando verrà il Figlio dell'uomo. Allora, se due uomini saranno in un campo, uno sarà portato via e uno sarà lasciato lì. Se due donne macineranno grano al mulino, una sarà presa e una sarà lasciata lì. State dunque svegli, perché non sapete quando viene il vostro Signore. Cercate di capire: se il capofamiglia sapesse a che ora della notte viene il ladro starebbe sveglio e non si lascerebbe scassinare la casa. Anche voi tenetevi pronti, perché il Figlio dell'uomo viene quando voi non ve lo aspettate.” (Matteo 24:37-44). Questo accadrà “subito dopo le tribolazioni di quei giorni.” (Matteo 24:29).
“Non è il caso, fratelli, che io vi dica quando questo accadrà. Voi stessi sapete bene che il giorno del Signore verrà improvvisamente, come un ladro di notte. Quando la gente dirà: "Ora tutto è tranquillo e sicuro", proprio allora il disastro li colpirà, improvviso, come i dolori del parto. E nessuno potrà sfuggire. Ma voi, fratelli, non vivete nelle tenebre, e quindi quel momento non vi prenderà di sorpresa, come un ladro: tutti, infatti, siete dalla parte della luce e del giorno. Noi non siamo dalla parte delle tenebre e della notte. Di conseguenza, non dobbiamo rimanere addormentati, come gli altri; dobbiamo rimanere svegli e pronti. Quelli che dormono, dormono di notte. Quelli che si ubriacano, lo fanno di notte.” (1Tessalonicesi 5:1-7).
Prima Ci Sarà l’Apostasia:
A proposito di quando arriverà il “giorno del Signore” Paolo scrive ai Tessalonicesi (2 Tessalonicesi 2: 2-15):
“Non lasciatevi imbrogliare da nessuno, in alcun modo! Perché il giorno del Signore non verrà prima che ci sia stata la ribellione finale e si sia manifestato l'uomo malvagio destinato alla distruzione. Come dice la Bibbia, costui verrà a mettersi contro tutto ciò che gli uomini adorano e chiamano Dio. Egli andrà fin dentro il tempio di Dio, si metterà in trono con la pretesa di essere Dio.” (2 Tessalonicesi 2: 3-4).
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Qui dobbiamo notare che Paolo si riferisce all’Anticristo. Non c’è penuria di candidati per questo lavoro nell’ambito della politica. Ci sono molti uomini, inclusi alcuni ex Cristiani che credevano nella Bibbia che hanno venduto i loro diritti di nascita per il potere politico e la ricchezza. L’attrazione del mondo era troppo forte per loro e così hanno sacrificato le leggi di Dio all’adulazione dell’uomo fallace, facendo di se stessi degli “dei” con la “d” minuscola. Infatti molti politici nel nostro periodo storico si affannano per ottenere il “privilegio” (eterna dannazione) di afferrare il titolo di Anticristo. Quello che la Parola di Dio considera sacrosanto come il matrimonio tradizionale, il codice etico basato sui Comandamenti e sul nuovo Comandamento “che vi amiate gli uni gli altri”, la santità della vita è derisa. Feti vitali sono abortiti mentre i molestatori di bambini e gli assassini sono rilasciati da prigioni sovraffollate per commettere altre atrocità. Attraverso la meditazione, i mantra e l’umanesimo l’uomo “si volge a se stesso” cercando Dio in posti sbagliati.
“Ora sapete perché quel malvagio non riesce a manifestarsi: c'è qualcosa che lo trattiene, fino a quando non sarà venuto il suo momento. La forza misteriosa del male è già in azione, ma perché si manifesti pienamente, è necessario che sia tolto di mezzo chi la impedisce. Soltanto allora quel malvagio si manifesterà, ma il Signore Gesù, come dice la Bibbia, lo ucciderà con il soffio della sua bocca, lo distruggerà con lo splendore del suo ritorno.” (2 Tessalonicesi 2: 6-8).
Alcuni affermano che è lo Spirito Santo personificato dalla Chiesa a impedire l’ascesa del malvagio e che quando la Chiesa verrà “rapita” apparirà questo governante scellerato.
Paolo si riferisce ad una persona che fa in modo che “quel malvagio non riesce a manifestarsi”, indubbiamente la terza persona della Trinità, lo Spirito Santo. Comunque non c’è ragione che la Chiesa debba essere rapita prima che il malvagio si manifesti. Dio nella sua volontà sovrana può “togliere di mezzo”. Ciò non significa che lo Spirito Santo verrà rimosso ma che la sua funzione di trattenere il malvagio cesserà. Ci sarà una grande apostasia, un allontanarsi da Dio, anche nella Chiesa a causa di un grande inganno. In Matteo 24:24 si legge, “Perché verranno falsi profeti e falsi messia, i quali faranno segni miracolosi per cercare di ingannare, se fosse possibile, anche quelli che Dio si è scelto.”
Riferendosi all’uomo malvagio Paolo ci dice: “Il malvagio verrà con la potenza di Satana, con tutta la forza di falsi miracoli e di falsi prodigi. Userà ogni genere di inganno maligno per fare del male a quelli che andranno in rovina. Questi si perderanno, perché non hanno accolto e non hanno amato la verità, quella verità che li avrebbe salvati. Perciò, dunque, Dio manda a questa gente una forza di inganno, in modo che essi credano alla menzogna. Così , tutti quelli che non hanno creduto alla verità ma hanno trovato gusto nel male, saranno condannati.” (2 Tess. 2: 9-12).
Ci sarà una “grande caduta” e lo Spirito Santo sarà attenuato. Lo Spirito Santo, la terza persona della Trinità, certamente non verrà rimosso, ma poiché Dio permetterà all’uomo di scegliere di peccare per un periodo di tempo, Dio permetterà anche all’uomo e alla donna di raccogliere le conseguenze delle loro scelte scellerate. Come uno semina così raccoglierà. La chiesa non deve necessariamente essere “rapita” perché si manifesti l’uomo della perdizione, ma dovrà essere defilata e compromessa.
In molti casi la Chiesa in Occidente ha abbracciato la morale del mondo. L’Europa, una volta luce delle nazioni, è ora una fossa di tenebra e immoralità. I freni della società sono largamente culturali, tracce di una cultura Cristiana. Le giovani generazioni anelano ad una base morale ma tutto quello che viene loro offerto dai loro vecchi è un relativismo morale. Il continente di Lutero, Wesley e Calvino ha totalmente abbracciato umanesimo e New Age (vedi pagina 3,
“La trappola della New Age -Esoterismo”
). Fortunatamente i missionari ora vengono dall’Africa e da alcune parti dell’Asia per predicare il Vangelo in Europa.
Il Nord America non è certamente una vergine vestale. Ostentando la Parola di Dio denominazioni “Cristiane” istituzionalizzano stili di vita alternativi facendoli propri. L’industria cinematografica in troppi casi esporta “la sporcizia delle sue fornicazioni” e la violenza ai quattro angoli della terra corrompendo la razza umana. I “Cristiani”, anche evangelici e fondamentalisti, hanno la stessa percentuale di parrocchiani coinvolti in adulterio e fornicazione dei non Cristiani. L’etica negli affari tra i Cristiani è riprovevole come quella “nel mondo”. Il ritmo dei divorzi è così scoraggiante come quello “del mondo”. Dov’è la Chiesa? Se la Chiesa è “il sale della terra” certamente non c’è abbastanza sale in giro da evitare che la carne vada a male. E’ stato detto che se Dio non ci giudicherà dovrà scusarsi con Sodomia e Gomorra. E’ questa la “Chiesa” che aspetta di essere rapita?
Eppure in Occidente permangono e nascono regolarmente chiese forti basate sulla Bibbia, composte da individui consacrati che fanno del loro meglio per vivere in modo giusto e allevare i propri figli secondo il codice morale della Bibbia. Queste persone cercano di proteggere le loro famiglie da avidità, violenza, lussuria, sfruttamento e auto deificazione del mondo. Dov’è più buio la loro luce splende più luminosa. Queste persone sono i veri servi del Dio Vivente e affrontano attacchi implacabili mirati a mettere a repentaglio ciò in cui credono. Nonostante la loro debolezza essi sono coperti dal Sangue dell’Agnello e sono il vero sale della terra.
666 Il Marchio della Bestia
La Chiesa ha sempre prosperato durante la persecuzione, perché è qui che gli uomini sono separati dai ragazzini e il grano dalla pula. Secondo il libro dell’Apocalisse l’anticristo forzerà tutti, piccoli e grandi, ricchi e poveri, liberi e schiavi a ricevere il marchio sulla mano destra o sulla fronte, potrà comprare o vendere soltanto chi avrà il marchio, “cioè il nome del mostro o il numero che corrisponde al suo nome.” (Apocalisse 13:17). Probabilmente questo “marchio” sarà un microchip impiantato, del tipo usato per rintracciare gli animali (cani, leoni di montagna, orsi, balene).
In qualche modo adorare l’Anticristo (l’incarnazione di Satana) implicherà accettare questo impianto come forma di sottomissione al suo sistema. Anche se Sadrach, Mesach e Abdenego rifiutarono di adorare l’immagine d’oro di Nabucodonosor collocata nella pianura di Dura e furono disponibili ad essere gettati nella fornace ardente (Daniele 3) molti “Cristiani” moderni, inclusi gli evangelici, non ci penserebbero due volte a prendere il “marchio” dell’Anticristo. Noi diremmo semplicemente che questo è un inconveniente momentaneo al quale dovremo sottostare per fare il pieno al nostro fuoristrada e andare a sciare. Dopo tutto qual è l’affare di stato? Il rapimento non è ancora avvenuto, questo non può certo essere il “marchio”. E’ soltanto una “convenienza” tecnologica.
Apocalisse 14: 9-11 afferma che accettare il marchio è UN AFFARE DI STATO e un biglietto di sola andata per l’eterno barbeque nel quale tu sarai l’arrosto – PER SEMPRE: “Un terzo angelo comparve dopo gli altri due, dicendo a gran voce: "Chiunque adora il mostro e la sua statua, e riceve il suo marchio sulla fronte o sulla mano, berrà il vino dell'ira di Dio, versato puro nel calice del suo terribile giudizio, e sarà torturato alla presenza dell'Agnello e degli angeli santi con fuoco e zolfo. Il fumo del loro tormento non finisce mai. Chi adora il mostro e la sua statua e chiunque riceve il marchio del suo nome non ha riposo né giorno né notte."”
Così forse dovresti prenderti un minuto o due di riflessione prima di accettare quel piccolo microchip o marchio. Ci saranno gravi conseguenze se lo farai, molto più gravi che non poter andare a sciare, comprare una torta al cioccolato o l’ultimo libro di quella interessante serie della fiction cristiana sul “rapimento” e non tener conto dell’ammonizione di non farlo.
Paulo mette in guardia la Chiesa. “Perciò, fratelli, restate forti e conservate gli insegnamenti che io vi ho dato, sia a parole, sia con questa lettera,” (2 Tess. 2: 15).
2 Tess. 2:13: “Noi però dobbiamo sempre ringraziare Dio per voi, fratelli, amati dal Signore. Perché Dio vi ha scelti e ha voluto farvi essere i primi salvati, per mezzo dello Spirito che santifica e per mezzo della fede nella verità.” Coloro che rimangono fermi in questi tempi pericolosi e credono in Cristo sono coperti dal suo sangue e hanno la salvezza eterna.
Ulteriori informazioni sul Marchio della Bestia, 666 le troverete sulla Pagina di Nostradamus /Marchio della Bestia~666.
Quale Evento Arriverà Come “Un Ladro Nella Notte”?:
Per rispondere a questa domanda tutto quello che dobbiamo fare è leggere 1 Tessalonicesi 4:14-18:
“Noi crediamo che Gesù è morto e poi è risuscitato. Allo stesso modo, crediamo che Dio riporterà alla vita, insieme con Gesù, quelli che sono morti credendo in lui. Come ci ha insegnato il Signore, io vi dico questo: noi che siamo vivi e che saremo ancora in vita quando verrà il Signore, non avremo alcun vantaggio su quelli che saranno già morti. Infatti in quel giorno sentiremo un ordine, la voce dell'arcangelo e il suono della tromba di Dio. Il Signore scenderà dal cielo, e allora quelli che sono morti credendo in lui risorgeranno per primi. Noi, che saremo ancora vivi, saremo portati in alto, (IL RAPIMENTO) tra le nubi, insieme con loro, per incontrare il Signore. E da quel momento saremo sempre con il Signore. Dunque, consolatevi a vicenda, con questi insegnamenti.”
Quindi nel “giorno del Signore” avverrà: a) la resurrezione fisica dei morti e b) una sottrazione, un afferrare, un rapimento, che arriverà come “un ladro nella notte”.
Ci sarà un tempo di falsa pace. Non è chiaro se sarà una pace nel Medio Oriente o in tutto il mondo. La frase “noi che siamo vivi e che saremo ancora in vita quando verrà il Signore” potrebbe indicare coloro che sono vivi e rimarranno vivi dopo la tribolazione, quelli che sopravvivranno questa esperienza difficile, un resto.
La venuta del Figlio dell’Uomo sarà proprio come al tempo di Noè, quando lui e la sua Famiglia furono portati via prima del diluvio universale che seppellì tutti gli altri in un sepolcro d’acqua.
Gesù fa un’analogia in Matteo 24:38 con i “giorni di Noè” prima del diluvio. Le persone mangiavano, bevevano, si sposavano. In altre parole la vita procedeva normalmente, eccetto che i giorni al tempo di Noè erano estremamente malvagi.
“Il Signore vide che nel mondo gli uomini erano sempre più malvagi e i loro pensieri erano di continuo rivolti al male. Si pentì di aver fatto l'uomo e fu tanto addolorato che disse: ‘Sterminerò dalla terra quest'uomo da me creato, e insieme con lui anche il bestiame, i rettili e gli uccelli del cielo.’” (Genesi 6:5-7).
Allo stesso modo prima della Grande Tribolazione (“Perché quei giorni saranno giorni di tribolazione, la più grande che ci sia mai stata fino ad oggi, da quando Dio ha creato il mondo, e non ne verrà più una uguale.” (Marco 13:19)) gli uomini e le donne saranno diventati estremamente degenerati e malvagi.
Circa il momento esatto in cui tutto questo avverrà Gesù dice: “Nessuno sa quando verranno quel giorno e quell'ora; non lo sanno gli angeli e neppure il Figlio: solo Dio Padre lo sa.” (Marco 13:32).
La Fine dei Tempi Descritta Dal Signore in Matteo, Marco e Luca
(citazioni dalla Bibbia Interconfessionale TILC)
Matteo 24:1-44 Gesù era uscito dal Tempio e andava via. Si avvicinarono a lui i suoi discepoli e gli fecero osservare le costruzioni del Tempio. Ma Gesù disse loro: "Vedete tutto questo? Vi assicuro che non rimarrà una sola pietra sull'altra. Tutto sarà distrutto". Quando giunsero al monte degli Ulivi, Gesù si sedette e i suoi discepoli si avvicinarono a lui in disparte e gli chiesero: "Puoi dirci quando avverranno queste cose? E quale sarà il segno del tuo ritorno alla fine di questo mondo?".
Gesù rispose: "Fate attenzione e non lasciatevi ingannare da nessuno! Perché molti verranno e cercheranno di ingannare molta gente. Si presenteranno con il mio nome e diranno: "Sono io il Messia!". Quando sentirete parlare di guerre, vicine o lontane, non abbiate paura: bisogna che ciò avvenga, ma non sarà ancora la fine. I popoli combatteranno l'uno contro l'altro, un regno contro un altro regno. Ci saranno carestie e terremoti in molte regioni. Ma tutto questo sarà come quando cominciano i dolori del parto. Voi sarete arrestati, torturati e uccisi. Sarete odiati da tutti per causa mia. Allora molti abbandoneranno la fede, si odieranno e si tradiranno l'un l'altro. Verranno molti falsi profeti e inganneranno molta gente. Il male sarà tanto diffuso che l'amore di molti si raffredderà. Ma Dio salverà chi avrà resistito sino alla fine. Intanto il messaggio del regno di Dio sarà annunziato in tutto il mondo; tutti i popoli dovranno sentirlo. E allora verrà la fine.
Un giorno vedrete nel luogo santo colui che commette l'orribile sacrilegio. Il profeta Daniele ne ha parlato. Chi legge, cerchi di capire. Allora, quelli che saranno nella regione della Giudea fuggano sui monti; chi si trova sulla terrazza non scenda a prendere quel che ha in casa; chi si troverà nei campi non torni indietro a prendere il mantello.
Saranno giorni tristi per le donne incinte e per quelle che allattano! Pregate di non dover fuggire d'inverno o in giorno di sabato. Perché in quei giorni ci sarà una grande tribolazione, la più grande che ci sia mai stata fino ad oggi, e non ce ne sarà più una uguale. E se Dio non accorciasse il numero di quei giorni, nessuno si salverebbe. Ma Dio li accorcerà, a causa di quegli uomini che si è scelto. Allora, se qualcuno vi dirà: "Ecco, il Messia è qui!" oppure: "È là", voi non fidatevi. Perché verranno falsi profeti e falsi messia, i quali faranno segni miracolosi per cercare di ingannare, se fosse possibile, anche quelli che Dio si è scelto. Io vi ho avvisati.
"Perciò, se vi diranno: "Il Messia è nel deserto", voi non andateci. Se vi diranno: "Il Messia è nascosto qui", voi non fidatevi. Perché, come il lampo improvvisamente guizza da una parte all'altra del cielo, così verrà il Figlio dell'uomo. Dove sarà il cadavere, là si raduneranno gli avvoltoi. E subito dopo le tribolazioni di quei giorni, il sole si oscurerà, la luna perderà il suo splendore, le stelle cadranno dal cielo, e le forze del cielo saranno sconvolte. Allora si vedrà nel cielo il segno del Figlio dell'uomo; allora tutti i popoli della terra piangeranno, e gli uomini vedranno il Figlio dell'uomo venire sulle nubi del cielo con grande potenza e splendore. Al suono della grande tromba egli manderà i suoi angeli in ogni direzione. Da un confine all'altro del cielo essi raduneranno tutti gli uomini che si è scelti. Dall'albero del fico, imparate questa parabola: quando i suoi rami diventano teneri e spuntano le prime foglie, voi capite che l'estate è vicina. Allo stesso modo, quando vedrete accadere queste cose, sappiate che egli è vicino, è alle porte. Io vi assicuro che non passerà questa generazione prima che queste cose siano accadute. Il cielo e la terra passeranno, ma non le mie parole. Ma nessuno sa quando verranno quel giorno e quell'ora; non lo sanno gli angeli e neppure il Figlio: solo Dio Padre lo sa. Come è accaduto ai tempi di Noè, così accadrà anche quando verrà il Figlio dell'uomo. A quei tempi, prima del diluvio, la gente continuò a mangiare, a bere e a sposarsi fino al giorno nel quale Noè entrò nell'arca. Nessuno si rese conto di nulla, fino al momento in cui venne il diluvio e li portò via tutti. Così accadrà anche quando verrà il Figlio dell'uomo. Allora, se due uomini saranno in un campo, uno sarà portato via e uno sarà lasciato lì. Se due donne macineranno grano al mulino, una sarà presa e una sarà lasciata lì. State dunque svegli, perché non sapete quando viene il vostro Signore. Cercate di capire: se il capofamiglia sapesse a che ora della notte viene il ladro starebbe sveglio e non si lascerebbe scassinare la casa. Anche voi tenetevi pronti, perché il Figlio dell'uomo viene quando voi non ve lo aspettate.
Marco 13:1-37 Mentre Gesù usciva dal Tempio uno dei discepoli gli disse: - Maestro, guarda come sono grandi queste pietre e come sono magnifiche queste costruzioni! Gesù gli rispose: - Vedi queste grandi costruzioni? Ebbene, non rimarrà una sola pietra sull'altra: tutto sarà distrutto!
Quando giunsero al monte degli Ulivi Gesù si sedette guardando verso il Tempio. Pietro, Giacomo, Giovanni e Andrea, in disparte, gli chiesero: "Puoi dirci quando avverranno queste cose? E quale sarà il segno che tutte queste cose stanno per accadere? Allora Gesù cominciò a dire ai discepoli: "Fate attenzione e non lasciatevi ingannare da nessuno! Molti verranno e cercheranno di ingannare molta gente; si presenteranno con il mio nome e diranno: "Sono io il Messia!". Quando sentirete parlare di guerre, vicine o lontane, non abbiate paura: bisogna che ciò avvenga, ma non sarà ancora la fine. I popoli combatteranno l'uno contro l'altro, un regno contro un altro. Ci saranno terremoti e carestie in molte regioni. Sarà come quando cominciano i dolori del parto. Fate attenzione a voi stessi! Vi porteranno nei tribunali, nelle sinagoghe vi tortureranno, dovrete stare davanti a governatori e re per causa mia e sarete miei testimoni di fronte a loro. È necessario anzitutto che il messaggio del Vangelo sia annunziato a tutti i popoli. E quando vi arresteranno per portarvi in tribunale, non preoccupatevi di quel che dovrete dire: dite ciò che in quel momento Dio vi suggerirà, perché non siete voi a parlare, ma lo Spirito Santo. Allora ci sarà chi tradirà un fratello per farlo morire; i padri faranno lo stesso verso i loro figli; i figli si ribelleranno contro i genitori e li faranno morire. E voi sarete odiati da tutti per causa mia; ma Dio salverà chi avrà resistito sino alla fine. Un giorno vedrete colui che commette l'orribile sacrilegio: lo vedrete in quel luogo dove non dovrebbe mai entrare (chi legge cerchi di capire!). Allora quelli che saranno nel territorio della Giudea fuggano sui monti; chi si troverà sulla terrazza del tetto non scenda in casa a prendere qualcosa; chi si troverà nei campi non torni indietro a prendere il mantello. Saranno giorni tristi per le donne incinte e per quelle che allattano! Pregate che queste cose non avvengano d'inverno! Perché quei giorni saranno giorni di tribolazione, la più grande che ci sia mai stata fino ad oggi, da quando Dio ha creato il mondo, e non ne verrà più una uguale. E se Dio non accorciasse il numero di quei giorni, nessuno si salverebbe. Ma Dio li ha accorciati a causa di quegli uomini che egli si è scelto. Allora, se qualcuno vi dirà: "Ecco, il Messia è qui! ecco, è là!", voi non fidatevi. Perché verranno falsi profeti e falsi messia i quali faranno segni miracolosi per cercare di ingannare, se fosse possibile, anche quelli che Dio si è scelto. Voi però fate attenzione! Io vi ho avvisati di tutto.
Ma in quei giorni, dopo quelle tribolazioni, il sole si oscurerà, la luna perderà il suo splendore, le stelle cadranno dal cielo, e le forze del cielo saranno sconvolte. Allora vedranno il Figlio dell'uomo venire sulle nubi, con grande potenza e splendore. Egli manderà i suoi angeli in ogni direzione. E da un confine all'altro del cielo e della terra egli radunerà tutti gli uomini che si è scelti.
Dall'albero del fico imparate questa parabola: quando i suoi rami diventano teneri e spuntano le prime foglie, voi capite che l'estate è vicina. Allo stesso modo, quando vedrete accadere queste cose, sappiate che egli è vicino, è alle porte. Io vi assicuro che non passerà questa generazione prima che tutte queste cose siano accadute. Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno. Nessuno sa quando verranno quel giorno e quell'ora; non lo sanno gli angeli e neppure il Figlio: solo Dio Padre lo sa. Fate attenzione, rimanete svegli, perché non sapete quando sarà il momento decisivo! E come un tale che è partito per un lungo viaggio, se n'è andato via e ha affidato la casa ai suoi servi. A ciascuno ha dato un incarico, e al portinaio ha raccomandato di restare sveglio alla porta. Ebbene, restate svegli, perché non sapete quando il padrone di casa tornerà: forse alla sera, forse a mezzanotte, forse al canto del gallo o forse di mattina. Se arriva improvvisamente, fate in modo che non vi trovi addormentati. Quel che dico a voi lo dico a tutti: state svegli!.
Luca 21:5-36 Alcuni stavano parlando del Tempio e dicevano che era molto bello per le pietre che lo formavano e per i doni offerti dai fedeli. Allora Gesù disse: "Verrà un tempo in cui tutto quello che ora vedete sarà distrutto. Non rimarrà una sola pietra sull'altra".
Allora rivolsero a Gesù questa domanda: - Maestro, quando avverranno queste cose? E quale sarà il segno che queste cose stanno per accadere? Gesù rispose: - Fate attenzione a non lasciarvi ingannare! Perché molti verranno, si presenteranno con il mio nome e diranno "Sono io il Messia!", oppure vi diranno: "Il tempo è giunto!". Voi però non ascoltateli e non seguiteli! Quando sentirete parlare di guerre e di rivoluzioni, non abbiate paura! Fatti del genere devono avvenire prima, ma non sarà subito la fine. Poi Gesù disse loro: I popoli combatteranno l'uno contro l'altro, e un regno contro un altro regno. Ci saranno grandi terremoti, pestilenze e carestie in molte regioni. Si vedranno fenomeni spaventosi, e dal cielo verranno segni grandiosi. Però, prima di queste cose, vi prenderanno con violenza e vi perseguiteranno. Vi porteranno nelle loro sinagoghe e nelle loro prigioni, vi trascineranno davanti a re e governatori a causa del mio nome. Avrete allora occasione per dare testimonianza di me. Siate decisi! Non preoccupatevi di quel che dovrete dire per difendervi. Sarò io a suggerirvi le parole giuste, e vi darò una sapienza tale che tutti i vostri avversari non potranno resistere e tanto meno combattere. In quel tempo, perfino i genitori, i fratelli, i parenti e gli amici vi tradiranno e faranno morire alcuni di voi. Sarete odiati da tutti per causa mia. Eppure, neanche un capello del vostro capo andrà perduto. Se saprete resistere sino alla fine salverete voi stessi. Un giorno vedrete Gerusalemme assediata da eserciti nemici: allora ricordate che è vicina la sua rovina. In quel tempo, quelli che si troveranno in Gerusalemme si allontanino da essa; e quelli che si troveranno in aperta campagna non ritornino in città. Quello sarà il tempo del giudizio: tutto ciò che è stato scritto nella Bibbia dovrà accadere. Saranno giorni tristi per le donne incinte e per quelle che allattano! Tutto il paese sarà colpito da una grande tribolazione, e l'ira di Dio si scatenerà contro questo popolo. Alcuni cadranno sotto i colpi della spada, altri saranno portati via come schiavi in paesi stranieri, e Gerusalemme sarà calpestata dai pagani e distrutta, fino a quando non sarà finito il tempo che Dio ha stabilito per loro. Ci saranno anche strani fenomeni nel sole, nella luna e nelle stelle. Sulla terra i popoli saranno presi dall'angoscia e dallo spavento per il fragore del mare in tempesta. Gli abitanti della terra moriranno per la paura e per il presentimento di ciò che dovrà accadere. Infatti le forze del cielo saranno sconvolte. Allora vedranno il Figlio dell'uomo venire sopra una nube, con grande potenza e splendore! Quando queste cose cominceranno a succedere, alzatevi e state sicuri, perché è vicino il tempo della vostra liberazione". Poi Gesù disse questa parabola: "Osservate bene l'albero del fico e anche tutte le altre piante. Quando vedete che mettono le prime foglioline, voi capite che l'estate è vicina. Allo stesso modo, quando vedrete accadere queste cose, sappiate che il regno di Do è vicino. Vi assicuro che non passerà questa generazione prima che tutte queste cose siano accadute. Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno! Badate bene! Non lasciatevi intontire da orge e ubriachezze! Non abbiate troppe preoccupazioni materiali! Altrimenti diventerete pigri, vi dimenticherete del giorno del giudizio, e quel giorno vi pioverà addosso improvvisamente. Infatti esso verrà su tutti gli abitanti della terra come una trappola. Voi invece state svegli e pregate in ogni momento. Avrete così la forza di superare tutti i mali che stanno per accadere e potrete presentarvi davanti al Figlio dell'uomo".
LA CHIESA SCAMPERA’ ALLA TRIBOLAZIONE?
In tutti e tre i brani precedenti tratti dai vangeli di Matteo, Marco e Luca Gesù si rivolge ai suoi discepoli. Anche nel passaggio di Luca 20:25, non citato in precedenza, Gesù parla ai discepoli.
I discepoli sono i fondatori e i primi membri della Chiesa. I pre-tribolazionisti obietteranno che quando Gesù si rivolge ai discepoli in questo brano egli parla alla popolazione di Israele, ma questa nozione è inverosimile.
In Matteo 24:9-12, dopo l’apparizione di falsi Cristi, guerre e rumori di guerre, nazione che si solleva contro nazione, carestie e terremoti, quello che Gesù descrive come “quando cominciano i dolori del parto ”, egli dice ai suoi discepoli: “Voi sarete arrestati, torturati e uccisi. Sarete odiati da tutti per causa mia, allora molti abbandoneranno la fede, si odieranno e si tradiranno l'un l'altro. Verranno molti falsi profeti e inganneranno molta gente. Il male sarà tanto diffuso che l'amore di molti si raffredderà.” Gesù dice inoltre ai suoi discepoli “Ma Dio salverà chi avrà resistito sino alla fine.” (Matteo 24:13).
Gesù dice ai suoi discepoli che passeranno attraverso la tribolazione. Il vangelo di Matteo (Matteo 24:3) afferma che Gesù sedeva sul Monte degli Ulivi quando i discepoli vennero a lui privatamente chiedendo quali sarebbero stati i segni della Sua venuta e della fine dei tempi. Gesù quindi li istruisce circa cosa accadrà prima del Suo ritorno inclusa la manifestazione di falsi Cristi, guerre e rumori di guerre, carestie, terremoti e che loro avrebbero attraversato la tribolazione e sarebbero stati uccisi. “Loro” si riferisce ancora una volta ai discepoli, che sono i fondatori della Chiesa. Egli dice ai suoi discepoli che se resisteranno fino alla fine senza cadere saranno salvati.
A questo argomento i pre-tribolazionisti citano Matteo 16:18, “Per questo io ti dico che tu sei Pietro e su di te, come su una pietra, io costruirò la mia comunità. Nemmeno la potenza della morte potrà distruggerla.” Essi asseriscono che Satana, rappresentato dall’Anticristo e dal suo stato di polizia mondiale, non prevarrà contro la Chiesa perché la Chiesa sarà stata rapita. Se è così perché Daniele profetizza, in riferimento al piccolo corno con la grande bocca, l’Anticristo: “Pronunzierà insulti contro il Dio Altissimo e opprimerà il popolo santo” indicando la resistenza dei santi ad un uomo arrogante, malvagio e manipolatore, che cambierà le feste e la legge? Daniele informa che l’oppressione dei santi, dati in suo potere, durerà per tre anni e mezzo. (Daniele 7:25).
Il libro dell’Apocalisse ci fa una relazione scorrevole di quello che succede in cielo e del giudizio che viene sulla terra. Circa i santi martirizzati Apocalisse 6:11 dice: “Allora Dio fece dare a ognuno di loro una tunica bianca e disse: "Aspettate ancora un poco, finché non sia completo il numero dei vostri fratelli e dei vostri compagni che saranno uccisi come voi".” Apocalisse 20:4 afferma: “Poi vidi, seduti in trono, coloro che Dio ha incaricato di giudicare: vidi le anime dei decapitati, uccisi perché si erano messi dalla parte di Gesù e della parola di Dio, e vidi quelli che non si erano mai inginocchiati davanti al mostro e alla sua statua e non hanno avuto il suo marchio segnato sulla fronte o sulla mano. Tornarono in vita e regnarono con Cristo per mille anni.” Questi versetti indicano che i “santi” si opporranno all’agenda anarchica dell’Anticristo e al suo marchio senza il quale non saranno in grado di vendere e comprare e al suo desiderio di essere adorato come Dio. Questi santi ovviamente non saranno nella posizione di ingaggiare un combattimento fisico contro la polizia e le forze militari dell’Anticristo, ma faranno una resistenza passiva e parleranno contro un’agenda immorale e degenerata. Per questo saranno perseguitati e martirizzati. La vera Chiesa fiorisce sempre nella persecuzione.
Mentre i santi martirizzati tornano in vita e regnano con Cristo sulla terra per mille anni (Apocalisse 20:4) Gesù stesso toglie di mezzo l ‘Anticristo e il falso profeta: “Poi vidi il mostro, con tutti i re della terra e i loro eserciti, riuniti per combattere contro colui che stava sul cavallo bianco e contro le sue schiere. Il mostro fu fatto prigioniero, e con lui anche il falso profeta che faceva prodigi davanti a lui, per ingannare le persone che erano state segnate con il marchio del mostro (forse un microchip contenente la storia personale, educazione, credenze, informazioni mediche, proprietà, per mezzo del quale si può essere rintracciati via satellite???) e avevano adorato la sua statua. Il mostro e il falso profeta furono gettati vivi nel lago di fuoco in cui bruciava lo zolfo.” (Apocalisse 19:19-20).
La vittoria dei santi si vede chiaramente in Daniele 7:27, “Allora il popolo santo del Dio Altissimo riceverà il potere e il dominio su tutti i regni terreni e diventerà il più grande di tutti. Il regno di questo popolo durerà in eterno, e tutte le potenze del mondo gli ubbidiranno e lo serviranno.” Questa vittoria, come quella sulla croce, arriva per mezzo dell’intercessione di Cristo e non per le opere (in questo caso l’opposizione all’Anticristo) dei santi. Chiaramente le porte dell’inferno (la potenza della morte) non prevalgono sulla la Chiesa.
Chi sono i “Santi”? Cristiani, Ebrei o Entrambi?
In Matteo 24:22 Gesù dice che se quei giorni non fossero abbreviati nessuno si salverebbe. Comunque a beneficio degli eletti saranno abbreviati.
I Pretribolazionisti obietteranno che la Chiesa non attraverserà la Grande Tribolazione e che i “santi” sono gli Ebrei che crederanno in Cristo dopo il rapimento della Chiesa o coloro che crederanno in Cristo dopo il rapimento.
C’è sufficiente autorità Biblica per affermare che gli Ebrei si volgeranno al loro vero Messia, Gesù il Cristo (Joshua). L’autorità principale è Gesù stesso:
"Gerusalemme! Gerusalemme! Tu che metti a morte i profeti e uccidi a colpi di pietra quelli che Dio ti manda! Quante volte ho voluto riunire i tuoi abitanti attorno a me, come una gallina raccoglie i suoi pulcini sotto le ali! Ma voi non avete voluto. Ebbene la vostra casa sarà abbandonata. Perché io vi dico che da questo momento non mi vedrete più fino al giorno in cui direte: BENEDETTO COLUI CHE VIENE NEL NOME DEL SIGNORE". (Matteo 23:37-39).
Gesù profetizza che in un tempo futuro i figli di Gerusalemme, gli Ebrei, benediranno il Suo nome e crederanno in Lui. Poi lo vedranno Paolo afferma in Romani 11:25- 27.
“Fratelli, io voglio farvi conoscere il misterioso progetto di Dio, perché non diventiate presuntuosi: una parte d'Israele continuerà nella sua ostinazione fino a che tutti gli altri popoli non saranno giunti alla salvezza. E così tutto Israele sarà salvato. Lo dice la Bibbia: ‘Il Liberatore verrà da Sion ed eliminerà la disubbidienza dei discendenti di Giacobbe. Sarà questo il patto che io farò con loro quando distruggerò i loro peccati.’”
Paolo ci informa chiaramente che “Tutto Israele sarà salvato” e usa dei versi da Isaia (59:20-21) come sua autorità. Egli afferma che i rami di ulivo che erano tagliati (Israele) saranno innestati di nuovo nell’ulivo buono (la Chiesa). Egli avverte anche il ramo selvatico di non diventare arrogante (versetto 20) o sarà “tagliato via” (versetto 22). I rami che erano stati tagliati verranno innestati di nuovo “a causa dei loro padri” (versetto 28) poiché “Dio infatti non ritira i doni che ha fatto” (versetto 29). Poiché la “chiamata di Dio” è irresistibile il re - innesto nell’ulivo è certo. Ambedue saranno partecipi “dell'abbondante linfa che sale dalla radice” (versetto 17).
Oltre il processo di innesto dei rami tagliati di cui sopra, durante la Grande Tribolazione Dio segna cento quaranta quattro mila persone, dodici mila da ogni tribù d’Israele (apocalisse 7:3-8) per un ministero speciale.
Il profeta Zaccaria (12:2-3) profetizza della fine dei tempi “Per volere mio, Gerusalemme diventerà una coppa piena di vino: le nazioni vicine la berranno e vacilleranno. Quando Gerusalemme sarà assediata, lo saranno anche le altre città di Giuda. Ma in quel tempo, renderò Gerusalemme simile a una pietra pesante. I popoli vorranno sollevarla, ma chi lo farà si scorticherà. Allora tutte le nazioni della terra si uniranno contro di lei.”
Egli continua descrivendo lo scenario di Armagheddon: “In quel tempo proteggerò gli abitanti di Gerusalemme. I più deboli tra loro diventeranno forti come Davide, e i suoi discendenti li guideranno come l'angelo del Signore, come Dio stesso. Allora distruggerò tutte le nazioni che verranno ad assalire Gerusalemme.”
“Diffonderò fra i discendenti di Davide e gli abitanti di Gerusalemme uno spirito di preghiera e di umiltà. Si rivolgeranno verso di me a causa di colui che hanno trafitto. Lo piangeranno come si piange la morte del figlio unico, si lamenteranno amaramente come quando si perde il primogenito.” (Zaccaria.12: 8-11). Gesù è “colui che hanno trafitto” sulla croce. I soldati romani lo trafissero ma i farisei manipolarono il suo assassinio con le loro accuse maligne.
Dio manderà due potenti testimoni a predicare a tutto il mondo (Apocalisse 11:3-12) inclusi gli Ebrei:
“Ma ai miei due testimoni darò la possibilità di annunziare la mia parola per milleduecentosessanta giorni, vestiti a lutto con ruvido panno. I due testimoni sono i due ulivi e i due candelabri che stanno di fronte al Signore della terra. Se qualcuno tenterà di far loro del male, dalla loro bocca uscirà un fuoco, e distruggerà i loro nemici. Così morirà chiunque cerchi di far loro del male. Essi hanno il potere di chiudere il cielo e di impedire che piova, per tutto il tempo che annunziano la parola di Dio. Possono anche cambiare l'acqua in sangue e colpire la terra con ogni sorta di flagelli, tutte le volte che vorranno.”
“Quando poi avranno finito di annunziare la mia parola, il mostro che sale dal mondo sotterraneo li assalirà, li sconfiggerà e li ucciderà. I loro cadaveri rimarranno esposti nella piazza della grande città, chiamata simbolicamente "Sòdoma" ed "Egitto", là dove il loro Signore fu crocifisso. Per tre giorni e mezzo, gente di ogni popolo e razza, lingua e nazione, starà a guardare i loro cadaveri e non li lascerà seppellire; e gli abitanti della terra faranno festa scambiandosi regali e rallegrandosi della morte dei due testimoni, perché erano stati un tormento per tutti gli abitanti della terra. Ma dopo i tre giorni e mezzo, un soffio di vita verrà da Dio ed entrerà in loro: si alzeranno in piedi, e tutti quelli che li osserveranno resteranno atterriti. Poi udranno una voce forte che viene dal cielo e dice: "Venite quassù". Allora saliranno verso il cielo con la nuvola, mentre i loro nemici staranno a guardare.”
Pre – tribolazionisti generalmente restringono il ministero di questi due testimoni a Israele ma dal linguaggio usato non sembra proprio così, anche se moriranno “là dove il loro Signore fu crocifisso” in Gerusalemme. La parola in senso figurato è utilizzata come se fosse una grande città mistica.
I “santi” a cui si riferiscono Matteo, Luca e Marco saranno soltanto gli Ebrei re - innestati nell’albero durante la Tribolazione e coloro che verranno a Cristo dopo il rapimento o includeranno anche la Chiesa?
Pre tribolazionisti obietteranno che in Matteo 24 Gesù si rivolge ai “figli di Gerusalemme” e che la Chiesa iniziò soltanto con la discesa dello Spirito Santo sugli apostoli il giorno di Pentecoste. Il Vangelo di Matteo ci dice che Gesù stava parlando con gli apostoli privatamente. Gli apostoli erano figli di Gerusalemme ma anche i suoi apostoli e come tali la sua Chiesa. Anche se la Chiesa è stata fondata il giorno di Pentecoste Gesù è onnisciente e vede negli apostoli la sua Chiesa. La teoria che Gesù non si riferiva alla sua Chiesa quando parlava agli apostoli ma soltanto alla nazione d’Israele, e quindi che Israele e non la Chiesa sopporterà la Grande Tribolazione, ha poca sostanza.
Egli disse loro chiaramente: “Voi sarete arrestati, torturati e uccisi”. (Matteo 24:9), “E quando vi arresteranno per portarvi in tribunale, non preoccupatevi di quel che dovrete dire” (Marco 13:11), “Però, prima di queste cose, vi prenderanno con violenza e vi perseguiteranno. Vi porteranno nelle loro sinagoghe e nelle loro prigioni, vi trascineranno davanti a re e governatori a causa del mio nome.” (Luca 21:12). Per coloro che ritengono la Parola di Dio infallibile, autorevole e affidabile asserire che il vi non si riferisce agli apostoli come Chiesa ma a Israele è una cattiva interpretazione della Scrittura.
Chiaramente sia la Chiesa che Israele soffriranno la Grande Tribolazione.
La Chiesa
L’apostolo Giovanni dice in Apocalisse 7:9: “Dopo vidi ancora una grande folla di persone di ogni nazione, popolo, tribù e lingua, che nessuno riusciva a contare. Stavano di fronte al trono e all'Agnello, vestite di tuniche bianche, e tenendo rami di palma in mano.”
Uno degli anziani dice a Giovanni: “Sono quelli che vengono dalla grande persecuzione. Hanno lavato le loro tuniche, purificandole con il sangue dell'Agnello.” (Apocalisse 7:14). Pre – tribolazionisti interpretano questi versetti come una visione del rapimento della chiesa, ma un’altra interpretazione è che questi sono coloro “che avevano vinto la battaglia contro il mostro, la sua statua e il numero che corrisponde al suo nome” (Apocalisse 15:2), e “vidi le anime dei decapitati, uccisi perché si erano messi dalla parte di Gesù e della parola di Dio, e vidi quelli che non si erano mai inginocchiati davanti al mostro e alla sua statua e non hanno avuto il suo marchio segnato sulla fronte o sulla mano.” (Apocalisse 20:4). Ci viene detto che questa grande moltitudine è composta da coloro che “verranno fuori” dalla Grande Tribolazione. Non ci viene detto come “verranno fuori”.
Si potrebbe ribattere che la Chiesa è descritta in Apocalisse 7:14 come coloro che le cui tuniche sono state lavate e rese candide dal sangue dell’Agnello, volendo significare che hanno guadagnato la vita eterna non per i propri meriti ma perché i propri peccati sono stati lavati dal sangue dell’Agnello sparso sulla croce per le colpe di tutti.
A proposito, se tu non hai accolto il dono di Dio per la vita eterna lo puoi fare semplicemente ripetendo questa preghiera: “Gesù desidero tu che venga nella mia vita. Perdona i miei peccati, io riconosco che il sangue che tu hai versato sulla croce era per me, vieni nella mia vita ora e rendimi come tu vuoi che io sia.”
D’altra parte in Apocalisse 7:14 leggiamo che ci sono coloro che VERRANNO FUORI dalla Grande Tribolazione, per poter venirne fuori queste persone dovevano essere state nella Tribolazione. Forse ne hanno attraversato solo una parte, o forse tutta, ma è chiaramente specificato che stavano nella Tribolazione.
Forse coloro a cui si riferisce Apocalisse 7:14 sono diversi da coloro che sono descritti in Apocalisse 20:4 perché questi ultimi erano “decapitati, uccisi perché si erano messi dalla parte di Gesù e della parola di Dio, e vidi quelli che non si erano mai inginocchiati davanti al mostro e alla sua statua e non hanno avuto il suo marchio segnato sulla fronte o sulla mano. Tornarono in vita e regnarono con Cristo per mille anni,” mentre il martirio non si riferisce alla “grande folla di persone” di Apocalisse 7:14. La Scrittura comunque non dice se questi sono due gruppi distinti o uno solo.
Bisogna notare che Apocalisse 20:4 rifiuta la dottrina dell’ “anima addormentata” o un sonno dopo la morte prima della resurrezione e del giudizio. Giovanni ha visto le anime dei martiri in cielo appena prima di quando queste “Tornarono in vita e regnarono con Cristo per mille anni.” In 2 Corinzi 5: 7-8 Paolo sostiene questa ipotesi: “viviamo nella fede e non vediamo ancora chiaramente. Però abbiamo fiducia, e preferiamo lasciare questa vita pur di essere vicini al Signore.” Lasciare questa vita significa stare vicini al Signore, non dormire o essere in uno stato d’incoscienza.
Gesù dice a Marta in Giovanni 11:25-26: “Io sono la risurrezione e la vita. Chi crede in me, anche se muore, vivrà; anzi chi vive e crede in me non morirà mai. Credi tu questo?”
Walter Martin nel suo libro Kingdom of the Cults (Il regno dei culti) , afferma “La lingua greca è molto potente nel versetto 26, perché nostro Signore usa deliberatamente il doppio negativo, una costruzione che intensifica con grande enfasi ciò a cui si applica. Gesù non poteva essere più grammaticalmente enfatico nell’affermare che il credente, che è vivo sia spiritualmente che fisicamente, non potrà mai sperimentare una perdita di comunione come entità spirituale, anche se il suo corpo diventa “morto” (dal capitolo intitolato “The Puzzle of Seventh Day Adventists” (L’Enigma degli Avventisti del Settimo Giorno), paragrafo “The Sleep of the Soul and the Destruction of the Wicked”, (Il Sonno dell’Anima e la Distruzione del Malvagio).
Non Siamo Stati Destinati all’Ira
Un versetto favorito dai pre – trobolazionisti è 1 Tessalonicesi 5:9 nel quale Paolo afferma: “Perché Dio non ci ha destinati a subire la sua condanna, ma piuttosto a possedere la salvezza, per mezzo di Gesù Cristo nostro Signore.” Questo è un brano che si riferisce agli ultimi tempi, nel verso 2 leggiamo: “Voi stessi sapete bene che il giorno del Signore verrà improvvisamente, come un ladro di notte” e nel versetto 4: “Ma voi, fratelli, non vivete nelle tenebre, e quindi quel momento non vi prenderà di sorpresa, come un ladro.”
Coloro che credono nel rapimento post – tribolazione qui non vedono segno di rapimento, soltanto un’enfasi sull’arrivo imminente del “giorno del Signore” che sarà improvviso, come un ladro nella notte.
Coloro che credono nel rapimento pre – tribolazione interpreteranno quanto sopra così: Paolo sta chiaramente parlando della fine dei tempi. Egli esorta la Chiesa ad essere pronta e sobria. Egli dice che la Chiesa non sarà destinata all’ira quando verrà il giorno del Signore. La Grande Tribolazione chiamata anche il “giorno del Signore”, sarà il tempo della grande ira di Dio. Quindi la Chiesa scamperà all’ira di Dio.
Apocalissse 6:15-17 dice: “I re di tutta la terra, i governanti, i comandanti di eserciti, le persone più ricche e potenti andarono a rifugiarsi nelle caverne e fra le rocce dei monti insieme a tutti gli altri, schiavi e liberi; e dicevano ai monti e alle rocce: "Cadeteci addosso e nascondeteci, che non ci veda Dio che siede sul trono e non ci colpisca il castigo dell'Agnello, perché questo è ormai il grande giorno della resa dei conti! Chi potrà mai sopravvivere?”
Nel suo libro “The Rapture Question” (La Questione del Rapimento) John Walvoord dice: “Il carattere dei giudizi che verranno pronunciati sarà tale da avere effetto su tutti: carestia, pestilenza, spada, terremoto, stelle che cadono dal cielo. Il solo modo per scampare a quel giorno dell’ira sarebbe di salvarsi prima che arrivi. Lo stesso contesto in 1 Tessalonicesi 5 afferma che il credente non sarà sorpreso dal giorno della distruzione come un ladro nella notte e non verrà incluso tra i figli delle tenebre (versetto 4) che sono condannati alla distruzione. Invece di essere destinati all’ira e alla distruzione improvvisa come figli delle tenebre, i credenti sono destinati alla salvezza e a vivere insieme a lui.”
In 1Tessalonicesi 1:9-10 Paolo racconta come i membri della chiesa di Tessalonica si siano “allontanati dai falsi dèi per servire il Dio vivo e vero, e per aspettare che il Figlio di Dio venga dal cielo. Questo Figlio è Gesù; Dio lo ha risuscitato dalla morte. Egli è colui che ci libera dalla condanna di Dio ormai vicina.”
Un’ira più grande della Grande Tribolazione è, per un essere umano, un’eternità senza Dio come risultato del peccato, al quale Paolo forse si riferisce qui (vedi,
"Un luogo chiamato Paradiso – La ricompensa della Salvezza")
Coloro che non credono nel rapimento prima della tribolazione saranno d’accordo che noi non siamo destinati all’ira secondo 1 Tessalonicesi 5:9 e Giovanni 3:36: “Chi crede nel Figlio ha la vita eterna. Chi disubbidisce al Figlio non vedrà la vita: incombe su di lui la collera di Dio.” Essi obietteranno che 1 Tessalonicesi 5:9 non significa che la Chiesa non attraverserà la Grande Tribolazione e che questa interpretazione è troppo ampia ed attenuata. Si può argomentare che Paolo stia soltanto esortando i credenti a rimanere sulla strada “stretta e diritta”, a non abbandonarsi all’immoralità e alla dissipazione degli ultimi giorni prima del giorno del Signore, un tempo nel quale il male verrà chiamato bene e il bene male. In nessun posto il testo di Paolo afferma che la Chiesa sarà rimossa.
1 Tessalonicesi 5: 23: “Dio, che dona la pace, vi faccia essere completamente degni di lui e custodisca tutta la vostra persona, - spirito, anima e corpo, - senza macchia, fino al giorno in cui verrà il Signore nostro Gesù” può dare conforto a coloro che credono in un rapimento prima della tribolazione perché si potrebbe affermare: “Come potrà il tuo corpo essere completamente preservato durante la Grande Tribolazione quando la maggior parte dell’umanità sarà distrutta?” D’atra parte chi crede nel rapimento dopo la tribolazione può ribattere che qui stiamo parlando del processo di santificazione, una prova del fuoco, attraverso la Grande Tribolazione e se uno resiste starà davanti a Gesù Cristo senza colpa alla fine della Tribolazione.
Prega per avere la forza di sfuggire
Quando Gesù, in Luca 21 (vedi sopra il testo intero) discuteva degli ultimi giorni con i suoi discepoli (versetto 36) dice loro, “Voi invece state svegli e pregate in ogni momento. Avrete così la forza di superare tutti i mali che stanno per accadere e potrete presentarvi davanti al Figlio dell'uomo.” Gesù come Paolo esorta i Cristiani a stare allerta per poter scampare. Alla luce dell’incidenza del cataclisma in arrivo “scampare” in questo contesto potrebbe davvero essere un “portar via” o “rapimento”. Questo versetto può significare uno scampare fisicamente invece che un rapimento visto che nessuno può avere abbastanza forza da rapire se stesso. Gesù potrebbe anche riferirsi qui ad una “forza” spirituale che proviene dal ricevere potenza dallo Spirito Santo per mezzo dell’esperienza della “nuova nascita” che significa accogliere Cristo come personale salvatore ed avere un rapporto personale col Dio dell’Universo per mezzo di Lui, la seconda persona della Trinità (vedi
“L’importanza della Trinità ”
e
“Affermazioni bibliche sulla Trinità”
. Vedi anche
“Essere Nato di Nuovo”
e
“Stabilire un Rapporto con Dio”.
Curiosamente la persecuzione dei credenti avviene prima dell’avvento dei falsi Cristi (versetto 8), guerre (versetto 9), terremoti, pestilenze, carestie, fenomeni spaventosi e grandiosi segni dal cielo (versetto 11). Luca 21:12 chiarisce: “Però, prima di queste cose, vi prenderanno con violenza e vi perseguiteranno. Vi porteranno nelle loro sinagoghe e nelle loro prigioni, vi trascineranno davanti a re e governatori a causa del mio nome.” La Grande Tribolazione sarà la giusta risposta di Dio alla persistente malvagità dell’uomo degli ultimi giorni. I veri Cristiani resisteranno al male e verranno perseguitati, saranno messi in prigione e giudicati davanti ai re e ai governanti (come lo fu Paolo). Forse appena prima del giudizio di Dio Egli porterà via il suo popolo, lo rapirà.
Noè e Lot
Nella Scrittura ci sono molte esempi di persone che camminarono per fede e che scamparono al giudizio che sorprese i non credenti. Il Signore disse a Noè: “Ho visto che di tutta questa generazione tu solo sei giusto” (Genesi 7:1) e salvò lui e la sua famiglia dal diluvio.
Lot viene definito un uomo giusto in 2 Pietro 2:6-9.
“Dio non ha lasciato senza punizione quegli angeli che avevano peccato, ma li ha gettati nell'abisso buio dell'inferno, tenendoli rinchiusi per il giorno del giudizio. Allo stesso modo, Dio non ha lasciato senza punizione il mondo antico, pieno di uomini malvagi: ha mandato il diluvio a distruggerlo. Invece ha salvato Noè, che insegnava come si vive da uomini giusti, e altre sette persone insieme con lui. Dio ha condannato le città di Sòdoma e Gomorra: le ha distrutte con il fuoco, e ha lasciato un esempio per quelli che in futuro avrebbero vissuto una vita malvagia. Invece Dio ha liberato Lot che era un uomo giusto e rattristato per il comportamento immorale dei suoi contemporanei. Quest'uomo buono abitava in mezzo a loro e vedeva e udiva tutto quel che facevano; ogni giorno, quella vita scandalosa era un tormento per la sua anima giusta. Dunque il Signore è capace di liberare dalle difficoltà quelli che lo amano, ed è capace di tener da parte i malvagi, per punirli nel giorno del giudizio. Egli punirà soprattutto quelli che seguono i desideri più schifosi e disprezzano l'autorità di Dio.” (2 Pietro 2: 4-10).
Genesi 18 ci dice che il Signore e due uomini (angeli) apparvero ad Abramo alle querce di Mamre. Abramo serve loro un pasto. Il Signore dice ad Abramo che Sara, che era molto anziana e aveva superato il tempo di avere figli, avrebbe avuto un figlio entro l’anno. Sara rise perché aveva timore e il Signore risposee: “Vi è forse qualche cosa di impossibile per il Signore?” (Genesi 18:14) (Nota dell’Editore: Allo stesso modo un “Rapimento” della Chiesa non è troppo difficile per il Signore. La questione è, il rapimento è avvalorato dall’autorità della Scrittura?).
Dopo il pasto gli uomini si alzarono e guardarono verso Sodoma, Abramo li accompagna per un tratto di strada mentre se ne vanno, ecco cosa accade (Genesi 18: 17-33) dalla Bibbia Interconfessionale TILC.
Genesi 18:17-33. “Intanto il Signore si chiedeva: "Devo forse tenere nascosto ad Abramo quel che sto per fare? Proprio a lui che deve essere il capostipite di un popolo grande e forte e una sorgente di benedizione per tutti i popoli? Io infatti l'ho scelto perché insegni ai suoi figli, e ai suoi familiari dopo di lui, a seguire la via del Signore facendo ciò che è buono e giusto. E io, il Signore, manterrò per Abramo tutto quello che gli ho promesso". Così il Signore disse ad Abramo: "Le accuse contro Sodoma e Gomorra sono tremende. Il peccato di quelle città è troppo grave. Voglio andare a vedere se queste accuse sono proprio vere. Voglio saperlo". Due di quegli uomini si avviarono verso Sodoma. Abramo stava di fronte al Signore. Gli si avvicinò e disse: - Davvero tu vuoi distruggere insieme il colpevole e l'innocente? Forse in quella città vi sono cinquanta innocenti. Davvero tu li vuoi far morire? Perché invece non perdoni a quella città per amore di quei cinquanta? Allontana da te l'idea di far morire insieme il colpevole e l'innocente! Il giudice del mondo eserciterà forse la giustizia in modo ingiusto? Se trovo cinquanta innocenti nella città di Sodoma, - gli rispose il Signore, - per amor loro perdonerò a tutta la città. Abramo riprese a dire: - Ecco, io oso parlare al Signore anche se sono soltanto un povero mortale. Può darsi che invece di cinquanta innocenti ve ne siano cinque di meno! E tu, per cinque di meno, distruggeresti tutta la città?
- No! - gli rispose il Signore, - non la distruggerò se in essa vi sono quarantacinque innocenti! Abramo continuò: - Può darsi che ve ne siano solamente quaranta! - E io non la distruggerò per amore di quei quaranta! - rispose il Signore. Non offenderti, mio Signore, - continuò Abramo, - non posso fare a meno di parlare ancora. Può darsi che ve ne siano soltanto trenta! - Non distruggerò quel luogo se ne trovo trenta, - rispose il Signore. Abramo riprese: - Insisto ancora, Signore! Forse ce ne saranno venti. - Non la distruggerò anche se ce ne sono venti! - rispose il Signore. Non adirarti, Signore, - riprese Abramo, - parlerò per l'ultima volta. Forse ve ne saranno soltanto dieci. - Per amor di quei dieci non la distruggerò, - rispose il Signore. Quando ebbe finito di parlare con Abramo, il Signore se ne andò e Abramo tornò alla sua tenda.”
Le domande di Abramo ci danno una buona comprensione della natura misericordiosa di Dio. Il Signore non distruggerà Sodoma se ci saranno cinquanta persone giuste, o se ci saranno quarantacinque giusti, o quaranta, trenta, venti, dieci. In Genesi 19:21-22 l’Angelo del Signore accondiscende alla richiesta di Lot di fuggire nella piccola città di Zoar, dice a Lot: “Presto, corri! Io non potrò agire finché tu non sarai arrivato laggiù.” L’angelo non può distruggere Sodoma prima che Lot e la sua famiglia arrivino a Zoar.
Questo brano da speranza alla tesi del rapimento prima della tribolazione ma non autorità, perché il brano non si riferisce alla fine dei tempi.
Messaggio alle Chiese
Nel libro dell’Apocalisse l’apostolo Giovanni parla della fine dei tempi. Circa la seconda venuta di Gesù Giovanni dichiara: “Attenzione! Viene tra le nubi, e tutti lo vedranno, anche quelli che lo uccisero: i popoli della terra saranno sconvolti.” (Apocalisse 1:7)
I fautori del rapimento dopo la tribolazione sosterranno che questo versetto si riferisce soltanto alla venuta di Cristo quando ogni occhio Lo vedrà. Coloro che sostengono il rapimento prima della tribolazione dicono che veramente ci sono due venute, questa e una precedente, quando Gesù verrà come “un ladro nella notte”. I post – tribolazionisti alla tesi del “ladro nella notte” ribattono che Gesù viene solo una volta, verrà improvvisamente, inaspettato e quindi come “un ladro nella notte”. In altre parole la venuta di Cristo come “un ladro nella notte” non può essere interpretata come due venute, questo è solo il modo in cui Lui verrà.
I post – tribolazionisti usano i seguenti versetti per sostenere che la Chiesa passerà attraverso la Grande Tribolazione:
Alla Chiesa di Efeso: “Chi è in grado di udire ascolti ciò che lo Spirito dice alle chiese. Ai vincitori darò da mangiare il frutto dell'albero della vita, che si trova nel giardino di Dio.” (Apocalisse 2: 7). Per i post – tribolazionisti quelli che Gesù chiama “vincitori” sono il popolo della Grande Tribolazione che ha resistito al marchio dell’Anticristo, alle bugie dei falsi Cristi, agli inganni dell’era, ecc…
Alla Chiesa di Smirne: “Non abbiate paura delle sofferenze che vi aspettano. Sentite: il diavolo getterà presto alcuni di voi in prigione per mettervi alla prova. Sarete perseguitati per dieci giorni. Siate fedeli anche a costo di morire, e io vi darò la corona della vittoria: la vita eterna.” (Apocalisse 2:10). Dio ha sempre messo alla prova i suoi seguaci e la Grande Tribolazione non sarà un’eccezione.
Alla Chiesa di Pèrgamo: “Chi è in grado di udire ascolti ciò che lo Spirito dice alle chiese. Ai vincitori io darò da mangiare la manna nascosta, e darò loro anche una pietruzza bianca, dove sarà scritto un nome nuovo che nessuno conosce, salvo chi lo riceve.” (Apocalisse 2:17). Qui il termine “vincitori” implica “vincere” una prova, quella della Grande Tribolazione.
Alla Chiesa di Tiàtira: “Voi, però, tenete saldo ciò che avete, fino al mio ritorno. Ai vincitori, quelli che fanno la mia volontà fino alla fine, io darò autorità sopra le nazioni” (Apocalisse 2:25-26). Qui Gesù parla di vincere e di perseverare, fare il suo lavoro fino alla FINE. Non c’è segno di “rimozione” o “rapimento” prima della fine.
Alla Chiesa di Sardi: “Tuttavia ci sono alcuni di voi, a Sardi, che non si sono macchiati di infedeltà. Essi vivranno con me, vestiti di tuniche bianche, perché ne sono degni. "I vincitori saranno vestiti così, con bianche tuniche: io non cancellerò i loro nomi dal libro della vita. Anzi, li riconoscerò come miei seguaci davanti a Dio, mio Padre, e davanti ai suoi angeli.” (Revelation 3:4-5). Gesù usa di nuovo la parola “vincitori”. Non viene fatto nessun riferimento a un “rapimento” prima della tribolazione. Infatti coloro che non saranno “vincitori” riceveranno carboni ardenti e le fiamme dell’inferno, i loro nomi verranno cancellati dal libro della vita.
Alla Chiesa di Filadelfia: Questo è un versetto favorito di coloro che sostengono il rapimento prima della tribolazione, è un messaggio alla Chiesa di Filadelfia che recita: “Voi avete messo in pratica la mia esortazione e rimanete saldi nella fede: perciò io vi proteggerò quando tutti gli abitanti della terra, fra poco, saranno messi alla prova.” (Apocalisse 3:10). I fautori del Rapimento sosterranno che la “prova”è la Grande Tribolazione. Un’interpretazione migliore di questo versetto potrebbe essere che ai Cristiani verrà risparmiata l’ora della prova perché conoscono la Parola di Dio e la mettono in pratica. Non saranno tentati nella prova e quindi non soccomberanno. Per loro questo tempo di tribolazione non sarà un test della loro fede perché saranno ancorati nella Parola. Tuttavia il loro corpo fisico sarà duramente provato.
Il problema per la teoria della pre – tribolazione viene da questi due versetti: “Io sto per venire: tenete saldo ciò che avete ricevuto, perché nessuno vi tolga la corona della vittoria.” (Apocalisse 3:11). Se voi siete stati rapiti e vi trovate alla presenza di Gesù nei cieli perché dovreste “tenete saldo ciò che avete ricevuto, perché nessuno vi tolga la corona della vittoria?” Chi potrebbe togliervi la corona in cielo?
Inoltre Apocalisse 3:12 recita: “I vincitori saranno colonne nel tempio del mio Dio e non ne usciranno più. Io scriverò su di loro il nome del mio Dio e il nome della città del mio Dio, della nuova Gerusalemme che viene dal cielo, da parte del mio Dio. Scriverò su di loro anche il mio nome nuovo.” Ancora “vincitori” di cosa? Del tempo della prova.
Alla Chiesa di Laodicea (Apocalisse 3:21): “I vincitori li farò sedere insieme a me, sul mio trono, così come io mi sono seduto da vincitore insieme al Padre mio, sul suo trono.” Questo è davvero un argomento potente contro il rapimento perché Gesù ci chiede di vincere come Lui ha vinto. La vittoria di Cristo è stata quella di essere inchiodato a una croce! Questo versetto certo non sostiene un “rapimento” indolore, istantaneo, facile e conveniente, nel quale i tuoi vestiti, occhiali, protesi dentarie, e forse l’anello nuziale saranno lasciati indietro! In Apocalisse 3:18 Gesù ci avverte: “Io vi do un consiglio: comprate da me oro purificato col fuoco.” La Grande Tribolazione è un giudizio di fuoco, proprio come il diluvio fu un giudizio di acqua. Apocalisse 3:19 ci dice perché la Chiesa passerà attraverso la Grande Tribolazione: “Io tratto severamente quelli che amo; cambiate vita, dunque, e impegnatevi con tutte le forze..”
Coloro che sostengono la pre – tribolazione affermano che mentre la Chiesa viene menzionata diciannove volte nei primi tre capitoli dell’Apocalisse non è mai menzionata come esistente sulla terra dal capitolo 4 al 19, quando Dio scatena la sua ira. La confutazione è che nel Suo messaggio alle chiese Gesù è consistente circa l’essere “vincitori”, “tenete saldo ciò che avete ricevuto”, “Siate fedeli anche a costo di morire, e io vi darò la corona della vittoria”. La Chiesa si troverà a resistere e verrà decimata sulla terra finché riapparirà gloriosa come corpo in cielo, “verrà fuori” dalla Grande Tribolazione (Apocalisse 7:9) attraverso un battesimo di fuoco.
Conclusione
Apocalisse 14:9-12, dopo aver descritto la punizione eterna per coloro che adorano la Bestia e il suo marchio, incoraggia il popolo di Dio “Qui deve mostrarsi la costanza di quelli che appartengono al Signore (VOI), mettono in pratica i comandamenti di Dio e rimangono fedeli a Gesù.” (v. 12).
Paolo in 1 Corinzi 15:51,53 ci dice: “Ecco, io vi dico un segreto. Non tutti moriremo, ma tutti saremo trasformati in un istante, in un batter d'occhio, quando si sentirà l'ultimo suono di tromba. Perché ci sarà come un suono di tromba, e i morti risusciteranno per non morire più e noi saremo trasformati. Quest'uomo che va in corruzione, deve infatti rivestirsi di una vita che non si corrompe, e quest'uomo che muore, deve rivestirsi di una vita che non muore.”
I pre – tripolazionisti credono in due ritorni del Signore e useranno il versetto di cui sopra come loro autorità. I post – tribolazionisti argomenteranno che i morti risorgeranno al tempo dell’unico ritorno di Cristo, dopo la Grande Tribolazione. Egli non ritorna due volte. Essi si basano su Matteo 24:29-31 che ci dice quando Cristo tornerà: “E subito dopo le tribolazioni di quei giorni , il sole si oscurerà, la luna perderà il suo splendore, le stelle cadranno dal cielo, e le forze del cielo saranno sconvolte. "Allora si vedrà nel cielo il segno del Figlio dell'uomo; allora tutti i popoli della terra piangeranno, e gli uomini vedranno il Figlio dell'uomo venire sulle nubi del cielo con grande potenza e splendore. "Al suono della grande tromba egli manderà i suoi angeli in ogni direzione. Da un confine all'altro del cielo essi raduneranno tutti gli uomini che si è scelti.”
Quindi Gesù ritorna dopo la Grande Tribolazione. Per coloro che ritengono le Scritture la loro autorità finale la Bibbia lo afferma inequivocabilmente.
Gesù continua in Matteo 24:40-42, “Allora, se due uomini saranno in un campo, uno sarà portato via e uno sarà lasciato lì. Se due donne macineranno grano al mulino, una sarà presa e una sarà lasciata lì. State dunque svegli, perché non sapete quando viene il vostro Signore.” Gesù si rivolge ancora ai suoi apostoli, i suoi seguaci, coloro che credono in Lui. Egli dice loro in Matteo 24:19 che affronteranno la tribolazione e saranno uccisi prima del suo ritorno. Nonostante gli orrori della Grande tribolazione decine di milioni verranno a Lui durante quel periodo e si rallegreranno in cielo. Alcuni sopravvivranno alla Tribolazione e rimarranno fedeli a Lui fino alla fine. Quelli che sopravvivranno nella ribellione alla Sua autorità saranno giudicati come nemici del Re.
L’editore ha cominciato a scrivere questa analisi credendo fermamente in un rapimento prima della tribolazione e voleva esporre tutti gli argomenti a sostegno della sua tesi. Comunque per mantenere un equilibrio sono stati esaminati anche gli argomenti della post- tribolazione. Dopo questo esame la sua certezza nella pre – tribolazione iniziò a vacillare e ora, alla luce delle evidenze bibliche, può soltanto concludere che forse non ci sarà un rapimento prima della tribolazione, ma un tempo di grande prova per coloro che porteranno il mantello di Cristo e un giudizio per tutti gli altri.
Comunque la cosa più importante non è se uno crede o meno nel rapimento prima della tribolazione ma se uno avrà creduto in Gesù Cristo, il Signore, Il Messa come Salvatore personale. Soltanto questo ti assicurerà la vita eterna e ti preserverà dall’ira eterna senza Dio.
Il risultato finale è che se non ci sarà un rapimento pre – tribolazione Dio ti farà attraversare la Grande Tribolazione. Ma Lui è più grande di questa. Allora perché non metti in lui la tua fiducia e accetti la Sua soluzione per il peccato: Suo Figlio? Certamente puoi pregare per un rapimento prima della tribolazione ma preparati alla tribolazione. “La più grande che ci sia mai stata fino ad oggi, e non ce ne sarà più una uguale.” (Matteo 24:21).
Quando Sadrach, Mesach e Abdenego si trovarono davanti al pericolo di affrontare la fornace ardente risposero a Nabucodonosor: “Sappi comunque che il nostro Dio, quel Dio che noi serviamo è capace di salvarci. Sì, maestà, egli ci libererà dalla fornace ardente e dal tuo potere. E anche se non lo facesse, sappi, maestà, che noi ci rifiutiamo di servire ai tuoi dèi e di adorare la statua d'oro che tu hai fatto collocare.” (Daniele 3:17-18). La Chiesa oggi ha bisogno di questo tipo di impegno e di non ingannare se stessa con facili scappatoie dalla tribolazione che ci attende.
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